Dono di grazia per l’umanità intera

Un popolo prende consapevolezza della prossimità della Madre del Signore

Ci sono notizie, avvenimenti, circostanze che assumono un rilievo particolare nella vita, la segnano come un riferimento fondamentale.
Quando il Vescovo ha indicato la sua decisione di consacrare al Cuore Immacolato di Maria la Diocesi, le parrocchie, le famiglie e ciascuno di noi, ho subito pensato ad un avvenimento dal rilievo grandissimo, come è stato per me la Visita Pastorale del Papa Benedetto alla nostra Diocesi.
Scrivo queste poche righe mentre scorrono le notizie terribili di quanto è accaduto ad Aleppo, dove un’autobomba ha ucciso più di un centinaio di persone che fuggivano dalla guerra, di cui la metà erano bambini: ma che colpe hanno questi bimbi?
È la nuova e terribile strage degli innocenti, perseguita dal fanatismo islamico.
Maria, madre degli innocenti, che hai vissuto l’orrore di quella strage da cui è stato preservato il tuo Figlio, aiuta l’umanità a ritrovare la pace, il rispetto, l’amore per la vita, per ogni uomo!
Che senso può avere oggi il gesto della consacrazione alla Madre di Dio? Il Vescovo ce ne ricorda il significato indicando la difesa della vita, la comunionalità e l’educazione. Credo che siano la frontiera della fede oggi. E credo anche – ripensando a quanto nella storia cristiana ha significato la devozione a Maria – che sia l’ultimo baluardo di una fede che non vuole scomparire dalla faccia della terra.

Mi vengono in mente alcune «immagini» di questo dono di grazia che è stata Maria per l’umanità intera.
Penso per esempio alla Madonna del Rosario, che a Lepanto ha sostenuto le truppe cristiane nella lotta contro il mondo mussulmano che stava per impadronirsi della nostra cultura e civiltà (come pure è accaduto sotto le mura di Vienna per la predicazione del beato Marco d’Aviano). Ma soprattutto ripenso a quello che ho visto e vissuto negli anni del santo papa Giovanni Paolo II, che ha indicato in Maria la strenua difensora della libertà della Polonia (e, attraverso la sua intercessione, di tutto il mondo sotto il giogo comunista).
Del resto proprio a Fatima la Madonna aveva chiesto preghiere per scongiurare i guai della guerra (e sappiamo come la presunzione dei governanti massonici ha irriso a tutte le richieste del Papa Benedetto XV) che ha causato tanti lutti e soprattutto la dissoluzione di una convivenza fondata su basi più umane perché più cristiane. Chissà che cosa sarebbe accaduto se la richiesta di consacrare la Russia al Suo Cuore Immacolato fosse stata presa in tempo! Forse non ci troveremmo in una situazione culturale, politica e religiosa così drammatica.

Credo allora che il gesto chiesto dal nostro Vescovo (e che mi auguro sia imitato da tutta la Chiesa) sia la più grande risorsa perché quel desiderio di pace, verità e giustizia, quindi di libertà, si possa realizzare nel nostro mondo.
Mi conforta l’avere ricevuto in questi giorni di Pasqua la confidenza di tanti – insospettabili – che hanno ripreso la pratica del Rosario. Con la consolante certezza che anche molti frutti, soprattutto educativi, hanno cominciato a realizzarsi.
Consacrazione a Maria quindi, la grande occasione per vivere il segreto della vita e della felicità.
(don Gabriele Mangiarotti)