Giornata della donna

Quale dignità?

La Commissione per la pastorale sociale anche per l’anno 2017 ha organizzato una Veglia diocesana di preghiera in occasione della Giornata internazionale per i diritti della donna scegliendo come tema “Quale dignità?”. Si celebrerà lunedì 7 marzo alle ore 21 presso il Monastero delle Clarisse di Sant’Agata Feltria. Ma invitiamo ogni comunità a ricordare nella preghiera e nella riflessione il tema di questa “Giornata”.
Il tema della dignità della donna è un tema molto attuale: basta leggere le notizie sui mezzi d’informazione e si viene a conoscenza ogni giorno di manifestazioni a favore ed in difesa della dignità femminile (anche in occasione del giuramento del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America).
La nostra riflessione cerca di cogliere il senso della dignità femminile, in un mondo che sembra invocarla a gran voce…ma quale dignità?
La lettera apostolica “Mulieris dignitatem” (Giovanni Paolo II, 1988) traccia le coordinate lungo le quali possiamo trovare il senso di quella dignità e la visione che la Chiesa Cattolica le attribuisce.
La lettera apostolica indica prima di tutto l’origine di quella dignità: “relazione tra l’uomo e la donna che corrisponde alla dignità personale di ciascuno di essi. L’uomo, sia maschio che femmina, è una persona e, dunque, «la sola creatura che sulla terra Dio abbia voluto per se stessa»; e nello stesso tempo proprio questa creatura unica e irripetibile «non può ritrovarsi se non mediante un dono sincero di sé» (MD 30).
La dignità della donna deriva quindi dalla sua stessa natura di creatura umana, immagine del Creatore ed espressione del suo amore.
Cristo stesso si è fatto davanti ai suoi contemporanei promotore della vera dignità della donna e della vocazione corrispondente a questa dignità; le sue parole e le sue opere esprimono sempre il rispetto e l’onore dovuto alla donna (MD 13).
Le donne che hanno incontrato Gesù così come le donne che lo incontrano oggi nelle parole del Vangelo e nel cammino della Chiesa, possono intravedere la grande ricchezza della loro natura e femminilità: nell’incontro con Cristo sentono riverberare le caratteristiche proprie della dimensione femminile: la capacità di sentire l’amore, la volontà di donarsi e di vivere fino in fondo la relazione con l’altro. Questa profonda comunione con il mistero della vita, ricorda lo stesso Pontefice, viene sperimentata dalla donna nel dono della maternità.
È appunto nell’amore che si vivifica questa dignità, perché – continua la lettera apostolica – “Sin dal «principio» la donna – come l’uomo – è stata creata e «posta» da Dio proprio in questo ordine dell’amore” (MD 30).
Allora possiamo ringraziare la Chiesa perché aiuta a cogliere il valore della donna come parte dell’umanità e a proclamare il vero senso di quella dignità su cui il mondo si interroga.