“I fatti e i giorni” dal 30 novembre al 6 dicembre 2014
Settimana dal 30 novembre al 6 dicembre 2014
“Vedremo, Ameremo, Canteremo”.
Così è intitolata la serata di contemplazione musicale che ha inaugurato il tempo liturgico dell’Avvento nella Basilica di San Marino. Un concerto che non ha proposto “ninne nanne” natalizie ma testi impegnativi che testimoniano le grandi domande esistenziali e perfino le proteste dell’uomo di fronte all’enigma del suo destino. Le musiche erano del grande compositore spagnolo Tomàs Luis De Victoria, ma interpretano i turbamenti, le inquietudini, lo spaesamento e le preoccupazioni di tutti: guai personali e guai collettivi… In effetti quella che si conclude è una settimana inquietante: uccisione del piccolo Andrea Loris, scoperchiamento della cupola mafiosa, ancora situazioni di dissesto ambientale con vittime. Su questo scenario può aprirsi una prospettiva di senso con una promessa: “Vedremo”.
L’intreccio delle voci della ensemble musicale persuadono mentre pronunciano le parole della fede e annunciano la certezza che viene dalla speranza teologale. E che questa non è mera consolazione lo si evince dalle opere che si compiono per la fede. Qualche esempio. Il centro missionario, mercoledì scorso, ha accompagnato un pullman di pellegrini a Parma per incontrare la Comunità delle Suore Missionarie Saveriane. Sono state colpite di recente da un grave lutto: tre di loro sono state assassinate nella missione di Bujumbura in Congo. Nonostante questo, nella loro casa, la vita riprende subito, il sorriso è la loro “divisa”, fioriscono parole di pace e di perdono. “La vita era già stata offerta – dice la responsabile del gruppo – non hanno tolto niente alle nostre tre sorelle: tutto era già dato”. Qualcuno dei partecipanti chiede ragione del coraggio e dei sacrifici di chi parte per la missione. La risposta: “E’ lo stesso amore che rende possibile e persino bello il dono di voi stessi nel vostro quotidiano: l’assistenza premurosa agli anziani, la cura dei bimbi con sveglie impossibili, la fedeltà alla vita con le sue pretese …”.
E’ vero: fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce.
“Ameremo”.
Altri esempi. La settimana si è chiusa con due eventi di cui RTV ha dato notizia; eventi che ci rinviano ad altri costruttori di pace e di bene, neppur troppo lontani nel tempo: Paolo VI, testimone e protagonista della “civiltà dell’amore” a cui è stato dedicato un Convegno di studi ed Alberto Marvelli che ritorna sul Titano con una mostra a lui dedicata. Di queste testimonianze e di questi messaggi ha tanto bisogno la nostra Repubblica (ma anche il resto della Diocesi) segnata questi mesi dalla crisi morale. Amiamo pensare tale crisi come un incidente di percorso; un percorso che nel suo insieme è caratterizzato dall’impegno civico, dalla custodia della libertà, dall’accoglienza dei valori e dal riferimento al cristianesimo portato qui dalla vicina Rimini dal Santo Marino. C’è da augurarsi che sia fatta giustizia al più presto per ritrovare serenità nel nostro piccolo Stato dove ci si conosce tutti, ma non del tutto. Abbiamo bisogno di tornare a guardarci negli occhi con fiducia, riprendere il cammino ed essere capaci di “rigenerazione”. Durante l’ultima guerra il beato Marvelli saliva sul Titano con la sua bici per portare viveri agli sfollati, ora vi torna con la bellezza. La bellezza è necessaria come il pane e la santità è nostalgia e possibilità per tutti. “Vedremo, Ameremo, Canteremo”.