I politici in ascolto dei giovani: storie, volti, sguardi, illusioni

Sono alcuni anni che la commissione per la Pastorale Sociale della Diocesi di San Marino-Montefeltro organizza giornate di studio e preghiera per e con i politici in occasione della festa di S. Tommaso Moro, loro patrono, con l’incoraggiamento del Vescovo Mons. Andrea Turazzi.
Quest’anno abbiamo deciso di cogliere lo spunto del Sinodo dei giovani per rendere questo appuntamento un momento di scambio tra giovani e politici, convinti che queste due realtà debbano necessariamente parlarsi e comunicare. Abbiamo voluto creare un terreno di incontro che potesse essere occasione di crescita sia per i giovani che per i politici che hanno accolto la proposta.
L’incontro ha avuto luogo venerdì 22 giugno presso la sala conferenze del San Marino Stadium, con il titolo “I politici in ascolto dei giovani: storie, volti, sguardi, illusioni”. Hanno partecipato numerosi politici di San Marino e italiani, tra cui sindaci, assessori, Capitani di Catello e anche Segretari di Stato (l’equivalente di un ministro) e un gruppo di giovani.
Abbiamo avuto il privilegio di avere con noi don Michele Falabretti che, dal suo punto di osservazione privilegiato di Responsabile del Sevizio nazionale della pastorale giovanile, ci ha aiutato a fissare alcune coordinate. Don Michele ci ha prima di tutto fatto presente che in un incontro come quello che ci apprestavamo a vivere la cosa più importante non era il risultato, gli accordi da stringere o le decisioni da prendere, bensì il percorso per arrivarci: abbiamo in effetti sperimentato come un ascolto vero apra all’incontro e alla realtà dell’altro, per quanto lontano possa sembrare e questo la politica non lo può dimenticare!
I giovani sono stati chiamati a confrontarsi, partendo dalla loro esperienza personale, sulle questioni che ritengono più importanti per la loro vita presente e futura, per cosa si sentono di partecipare alla vita politica e quale richiesta vorrebbero porre a chi è impegnato in politica. Hanno potuto poi rivolgere le domande emerse dai tavoli di lavoro direttamente a chi ha la responsabilità di amministrare il paese in cui crescono e pensano il loro avvenire: Come rendere la società meritocratica? Come evitare la fuga dei giovani all’estero? Quale ambito è al centro della loro azione politica? Ogni politico riuscirebbe a farsi da parte per il bene del Paese? Per nessun politico sarebbe certamente facile rispondere.
Crediamo che la serata abbia dato frutti positivi e che sia stata capace di ricordare a chi amministra il territorio che i giovani sono una risorsa da non dimenticare perché, come ha osservato Don Michele, “se vogliamo che i giovani si appassionino alla cosa pubblica, dobbiamo tornare noi adulti ad appassionarci alla cosa pubblica; dobbiamo recuperare il senso della società”. Speriamo che la serata sia stata un’occasione per tutti, giovani e politici, per riscoprire quella passione.

Federica Achilli