Pasqua 2014 Messaggio di auguri di Mons. Turazzi alla Diocesi

Auguri a tutti di una buona Pasqua.
Auguro un momento di serenità pieno di sole per tutte le famiglie. Incoraggio le iniziative di solidarietà che so essere numerose in questi giorni. La Pasqua è anche una pausa opportuna per chi lavora o studia.
Un augurio che rivolgo anche a chi non conosce il contenuto di questa festività o è di altra convinzione o di altra cultura. Siamo invitati ad allargare lo sguardo sul mondo per invocare pace, ad alimentare progetti di fraternità universale e a metterci in cuore la forza della speranza.
Auguro che la Pasqua sia buona, cioè non resti soltanto una metafora di ciò che rinasce, sboccia o si rinnova…
Auguro sia per tutti l’incontro con il festeggiato: la persona viva del Cristo Risorto. In molte comunità si rievoca la Passione o si percorre la “Via Crucis”. Arriva fino a noi il suo messaggio: “Guarda se in me vedi altro che amore”. Dunque lasciarsi amare. Lasciarlo amare. Promette e mantiene pienezza di senso e di gioia per la nostra vita reale. Nessuno si sottragga pensando d’essere inadeguato o lontano o incapace di corrispondere. Via ogni ritrosia.
Abbiamo una sete profonda di amore. Cristo colma questa voragine. A volte ci accontentiamo di poco (talvolta di qualche goccia di piacere) e ci lasciamo corteggiare da chi offre molto meno; ci blandisce e poi ci delude e ci lascia vuoti. Aggiungo: lasciamoci salvare. Cristo ha coscienza – ce lo confermano i Vangeli – di essere Re, un re di cuori, e di avere una regalità superiore, universale, inarrestabile. Una regalità che significa “prendersi cura”, un voler salvare, salvare spiritualmente, salvare tutti, salvare ad ogni costo…
Da soli – riconosciamolo – non sappiamo e non possiamo salvarci. Dobbiamo avere il coraggio e la sincerità di dichiarare il fallimento di tanti tentativi e la sterilità dei nostri piani che finiscono per avvilire il nostro stato d’anima. Riconosciamo il nostro peccato di superbia e la superbia del nostro peccato. Da esso, o da essa, non riusciremo ad evadere, non riusciremo a sollevarci. Abbiamo bisogno di qualcuno più forte di noi.
Lasciarci amare, lasciarci salvare… e, vorrei aggiungere per essere completo, lasciarci trasformare.
La resurrezione non riguarda solo l’esistenza storica di Cristo, ma è potenza di Dio che – come raggio di luce – trasfigura ogni cosa e la vivifica. Prepara la trasformazione del nostro essere caduco in eternità di vita. Dà senso alla nostra vita e gusto ad ogni nostra azione; da subito! La crisalide che diviene farfalla è solo una pallida immagine dell’energia che promana dalla risurrezione. Questa “notizia” è stata affidata da Gesù ai suoi discepoli, ai discepoli di allora e di adesso. Auguro sappiamo essere autentici e gioiosi testimoni della Pasqua di Gesù.

Pennabilli, 19 Aprile 2014