12 maggio – Terza tappa della Via Mariae: la Natività

La terza tappa della strada che percorre Maria è quella del gaudio per la nascita del suo bimbo Gesù. Maria, nel momento del parto, consegna all’umanità il Figlio di Dio. Questo donare Gesù al mondo da parte di Maria è l’esperienza tipica della Chiesa che si ripete nei secoli: portare il Signore, offrire la sua presenza. È ciò che il mondo attende ed è ciò che la Chiesa può dare veramente, perché la Chiesa è sacramento dell’incontro con Cristo. La vita cristiana è vivere la Chiesa così.
La fede ci spinge a costruire rapporti fra di noi in cui abita Gesù stesso. Quando dico “Chiesa” intendo la nostra parrocchia, le nostre comunità, la nostra famiglia; esse sono un grembo che ha questa vocazione: donare Gesù oggi. Questa è l’urgenza più importante che la Chiesa ha: dare la testimonianza, una testimonianza che vale più di tutto, più dei muri delle chiese e più di qualsiasi altra opera.
Come il cristallo in ogni suo frammento ha la stessa struttura molecolare, così la comunione ecclesiale sussiste in ogni comunità. Ogni comunità è grembo che genera Gesù nel mondo. Vale la pena fare il possibile per creare luoghi di fraternità, che siano significativi per la presenza di Gesù.

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Propongo per la giornata di domani di ricordare il dovere della testimonianza. La prima forma della testimonianza è l’amore reciproco: «Da questo conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35).
Come ogni sera, ripetiamo il gesto di scegliere un biglietto per vedere chi è il “prediletto” della Madonna nella giornata di domani. Il gioco continua…