22 maggio – La profezia del cuore di carne

A questo punto si inserisce nella conversazione anche l’apostolo Matteo. Il suo Vangelo pare sia stato redatto la prima volta in lingua aramaica, parlata dagli ebrei del suo tempo; anche lui è molto vicino alla tradizione ebraica.
Matteo passò dal banco delle imposte alla sequela del Maestro che gli aveva detto: «Vieni e seguimi». Il banchetto che festeggiò la sua conversione e la sua vocazione divenne un segno dell’amore misericordioso di Gesù e della forza dello Spirito che rinnova i cuori.
«Lo Spirito Santo – dice Matteo – crea davvero un cuore nuovo, cioè, un cuore libero per amare. Rende capaci di compiere le opere della fedeltà, come succede alle fanciulle sagge che fanno corona allo sposo ed hanno sempre le lampade con abbondanza di olio, o come succede al fedele amministratore che, in attesa del padrone, sa trafficare i talenti ricevuti». «Sono esempi che prendo dal mio Vangelo», soggiunge Matteo.
«Ci sono due profezie – continua – che noi leggiamo in sinagoga e che ci parlano dello Spirito Santo e della sua azione su di noi. La prima, assai suggestiva, è nel libro del profeta Ezechiele: “Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati: io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti”». Lo Spirito, dentro di noi, compie questa opera: sostituisce il cuore, dal cuore di pietra al cuore di carne.
«La seconda profezia – incalza Matteo – è di Gioele: “Dopo questo, io effonderò il mio Spirito sopra ogni uomo e diventeranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. Anche sopra gli schiavi e sulle schiave, in quei giorni, effonderò il mio Spirito”. Ecco la Pentecoste, realizzazione delle profezie!».

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Nella nostra casa abbiamo la Bibbia? Propongo di metterla in evidenza, per fare in modo che diventi il libro attraverso cui lo Spirito Santo torna ad ispirarci.
Continuiamo il gioco del “prediletto” della Madonna nella nostra famiglia.