Preghiera con i fratelli e le sorelle dell’Ucraina

Ad un anno dall’inizio della guerra nel cuore dell’Europa la Diocesi desidera vivere un momento di preghiera e di fraternità con le sorelle e i fratelli ucraini presenti fra noi, nelle nostre famiglie e nelle nostre istituzioni.
L’anniversario è stato ricordato con svariate iniziative nelle singole parrocchie e chiese della Diocesi. Ma si invita, per quanto possibile, a partecipare alla solenne liturgia in rito bizantino che si celebrerà sabato 18 marzo alle ore 14 presso il Santuario Madonna della Consolazione in Borgo Maggiore.
Sarà un’Eucaristia per chiedere il dono della pace, per ricordare le vittime, per sostenere la popolazione.
Presiederà l’Eucaristia il Vescovo Andrea con la guida di padre Viktor, parroco cattolico degli Ucraini che sono a San Marino e in Romagna.

Giornata internazionale della donna

LA DONNA: QUALE SPERANZA?
Veglia per la Festa Internazionale della Donna

Alla vigilia della loro festa addolora constatare quanto ancora nel mondo le donne siano soggette a discriminazioni e violenze che si manifestano in molteplici forme, dall’aspetto più visibile e inqualificabile a quello più insidioso e incosciente. A parole si affermano certe cose, ma l’organizzazione delle società in tutto il mondo è ancora lontana dal rispecchiare con chiarezza che le donne hanno esattamente la stessa dignità e identici diritti degli uomini.
Se da un lato questo è vero, è anche vero che la realtà ci consegna la speranza di un futuro diverso verso il quale ci guidano le donne stesse, attraverso il genio femminile non soltanto delle donne grandi e famose vissute nel passato o nostre contemporanee, ma anche di quelle semplici, che esprimono il loro talento femminile a servizio degli altri nella normalità del quotidiano.
La comunità diocesana rifletterà, si confronterà e pregherà per questo nella Veglia per la Festa della Donna presieduta dal Vescovo Andrea, che si svolgerà il 7 marzo alle ore 21.00 presso la chiesa parrocchiale di Macerata Feltria. L’appuntamento è aperto alla partecipazione di tutti.

Ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro

#giornatainternazionaledelladonna

Sinodalità allo s(nodo) della Forma Ecclesiae

Siamo lieti di segnalarVi che tra le proposte formative in programma nel presente Anno Accademico presso l’ISSR “A. Marvelli”, è previsto lo svolgimento di un ciclo monografico di lezioni sul tema Sinodalità allo s(nodo) della Forma Ecclesiae, tenute dal Prof. Filippo Gridelli OFM Cap.

Le lezioni partiranno lunedì 27 febbraio alle ore 20.45, e si svolgeranno on-line sulla piattaforma Cisco Webex Meetings con cadenza settimanale. Dopo la lezione iniziale, le altre si svolgeranno nelle seguenti date: 6-13-20-27 marzo e 2-8-15-22-29 maggio (per le lezioni di maggio ci sarà anche la possibilità di partecipare in presenza).

Il corso prevede in totale 24 ore di lezione, e rilascerà agli studenti che lo frequenteranno 3 crediti formativi (ects).

Il corso è aperto sia agli studenti già iscritti all’ISSR sia ad ospiti esterni.

Programma del corso:

Il corso intende presentare un affondo teologico sulla forma della Chiesa nel contemporaneo, in stretto rapporto col cammino sinodale, ed è proposto dal prof. Filippo Gridelli, OFM Cap., che inquadrerà il processo sinodale in atto, frutto maturo dell’evento sinodale-pastorale Concilio Vaticano II, a partire dalla tensione generativa innescata con la sua esigenza più radicale: la riforma della Chiesa. La riflessione e soprattutto la pratica sinodale, pur nelle sue inevitabili fatiche, lentezze ed incognite invoca una incidenza sulla forma della Chiesa a diversi livelli: giuridici, ministeriali, pastorali. Ben conoscendo la complessità della questione nasce una prima domanda: che significa evocare la forma/riforma? Il corso parte da una ricognizione di questa categoria nelle sue molteplici accezioni, soffermandosi in particolare sulle virtualità ermeneutiche dagli sviluppi contemporanei della forma in ambito estetico, filosofico, linguistico. Il passaggio successivo sarà una rapida indagine su come la categoria è stata recepita in teologia, in ambito dogmatico, liturgico ed in particolare ecclesiologico. Nell’ultimo segmento il tentativo sarà quello di rileggere l’abbozzo ecclesiologico di alcuni teologi contemporanei in connessione alle categorie di “forma” relazionali, processuali e osmotiche, e suggerendone virtualità pratiche per la maturazione di una forma Ecclesiae sinodale al vaglio del cambiamento d’epoca in atto.

Filippo Gridelli

Dopo la Laurea magistrale in Beni culturali, ha conseguito il Baccalaureato all’Antonianum di Bologna, la Licenza e il Dottorato in Teologia Fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana, con una tesi su Forma Ecclesiae e Forma della vita religiosa. Alla ricerca di una relazione sotto il principio di pastoralità di Vaticano II, allo stesso tema ha dedicato anche studi e articoli. Ha collaborato con il Centro Fede e Cultura Hurtado, presso la Pontificia Università Gregoriana, e insegnato Teologia Fondamentale all’Istituto Teologico Laurentianum, nella sede di Milano.

Il corso si rivolge in modo particolare a coloro che svolgono attività pastorale o educativa, laici e presbiteri, ma non avrà un taglio specialistico, sarà pertanto fruibile anche da chi non abbia una formazione teologica, in quanto il linguaggio utilizzato sarà accessibile a tutti.

Il percorso avrà un costo di 50 euro per gli studenti ospiti esterni, mentre per gli studenti già iscritti all’ISSR sarà gratuito. A tutti è comunque richiesta un’iscrizione da effettuare in segreteria entro il 24 febbraio.

Per informazioni e iscrizioni contattare la Segreteria dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli”, Rimini – Via Covignano 265; Tel. e fax 0541-751367; sito: www.isssrmarvelli.it; e-mail: segreteria@isrmarvelli.it.

Quaresima missionaria

È consuetudine in Diocesi concretizzare le proposte della Quaresima – preghiera, digiuno ed elemosina – indicando un obiettivo concreto, possibile, coinvolgente singoli e comunità. Ufficio missionario e Caritas hanno scelto di concorrere alla costruzione di una scuola nella Repubblica Democratica del Congo, precisamente nella Diocesi di Isiro-Niangara, di cui è originario il nostro don Jean-Florent Angolafale (amministratore parrocchiale di Talamello, unità pastorale di Novafeltria).
Abbiamo ancora negli occhi e nel cuore le immagini della recente visita pastorale di papa Francesco in terra d’Africa. Le necessità sono tante, ma l’opera più urgente è la formazione: preparare “uomini nuovi” per un’Africa sempre più protagonista.

Scarica il dépliant illustrativo del progetto

“Appuntamento a Pasqua”: pomeriggio di spiritualità unitario

Chi l’ha detto che la Quaresima debba essere un tempo lugubre e amaro? Il canto che ritorna di frequente in questi quaranta giorni – il Salmo 50 – suggerisce il contrario: «Signore, rendimi la gioia di essere salvato». Dunque, un’attesa di gioia! La gioia è una dimensione della Quaresima; nel suo svolgimento il credente sperimenterà la gioia di sentirsi amato da Dio e la gioia di essere salvato da Cristo: è il mistero della Pasqua.

Si parte dal mercoledì delle Ceneri (22 febbraio) per puntare decisamente alla Veglia pasquale (la notte fra l’8 e il 9 aprile). “Quaresima e gioia” è una combinata che sembra rimbalzare sullo sfondo della primavera che trionfa sull’inverno. C’è un versetto del Cantico dei Cantici che risuona nella liturgia con l’armonia di un flauto dolce, è l’invito alla gioia di un innamorato: «L’inverno è passato, è cessata la pioggia, se n’è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato…» (Cant 2,11).

Da qualche anno, gruppi, associazioni, movimenti hanno deciso di entrare insieme in Quaresima (come già per l’Avvento): una mezza giornata di intensa spiritualità, aperta a tutti. I vantaggi sono evidenti: superamento di una certa frammentarietà, maggiore ricchezza di stimoli, più ampia disponibilità di risorse.
L’iniziativa vuole essere un segno di come l’Anno Liturgico debba essere affrontato e percorso non individualisticamente dal singolo cristiano, quanto dalla comunità intera che vi si impegna e vi si esprime. In effetti, la proposta fatta dagli Uffici Pastorali diocesani rende più tangibile questo principio. La Quaresima non è un tempo privato, ma pubblico, senza nulla togliere al coinvolgimento e all’impegno personale. Come tale, comporta un programma, una successione di domeniche, organizzate secondo una coerenza complessiva.

Domenica 26 febbraio è la prima tappa dell’itinerario orientato alla Pasqua, centro dell’Anno Liturgico. Il pomeriggio verrà aperto e concluso dal Vescovo Andrea. A suggerire i temi di riflessione sarà mons. Francesco Lambiasi, vescovo emerito di Rimini, particolarmente apprezzato e amato, che aiuterà i partecipanti a sviluppare le tappe del percorso (ciclo annuale A).

L’itinerario della Quaresima nel ciclo liturgico dell’anno A

È un itinerario fortemente caratterizzato dalla tematica battesimale e costituisce la traccia per il catecumenato.
I quaranta giorni della Quaresima sono un tempo di particolare grazia e di forte esperienza ecclesiale: non si va da soli, ma si avanza “in cordata”.
La preghiera, il digiuno, la condivisione, l’intercessione dei santi e della Madonna, uniti alla grazia di Cristo, sono un tesoro a cui tutti possono attingere, un camminare “a corpo”.
Quest’anno la Quaresima missionaria propone di convogliare l’elemosina nel progetto “Scuola Murupi”: si partecipa alla costruzione di una scuola elementare nella Repubblica Democratica del Congo (diocesi di Isiro-Niangara).

La prima tappa pone il catecumeno di fronte all’esperienza drammatica delle tentazioni di Gesù nel deserto. Egli condivide con gli uomini l’asperità del cammino verso la libertà. Insegnamento necessario per chi muove i primi passi.
La seconda tappa si apre con uno squarcio di futuro e di speranza: la Trasfigurazione. I discepoli possono guardare con audacia la meta della loro trasfigurazione per mezzo del Battesimo. Intanto possono trasformare la realtà in cui sono immersi con l’amore che dà senso a tutte le cose.
La terza tappa presenta Gesù che chiede e offre acqua da bere alla donna samaritana: è un’acqua viva capace di colmare i desideri più profondi del cuore.
La quarta tappa vede in Gesù colui che dona la vista ad un cieco dalla nascita. Come nelle tappe precedenti, è anticipata la realtà del Battesimo, considerato come esperienza di purificazione e di luce.
L’ultima tappa prima della Settimana Santa ripropone il segno della risurrezione dell’amico Lazzaro, promessa di una pienezza di vita: la vita nuova in Cristo.

Quaranta giorni speciali! Giorni di cammino, di gioia e di speranza, come i quaranta giorni di Mosè sul monte; come i quaranta giorni di cammino del profeta Elia verso l’Oreb, come i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto…
Tutta la Chiesa si mette sulle orme del suo Maestro e avanza. La meta? Per i catecumeni il Battesimo; per i fedeli la rinnovazione delle promesse battesimali; per tutti «l’unica cosa necessaria» (cf. Lc 10,45): in Quaresima si cammina e si sta! Si sta seduti ai piedi di Cristo per ascoltare la sua Parola; si cammina fuori da se stessi e dal proprio peccato.

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Terremoto: sempre più drammatica la situazione in Turchia e Siria

La Caritas Diocesana di San Marino-Montefeltro, in contatto con Caritas Italiana, segue gli sviluppi del catastrofico terremoto che ha colpito il sud-est della Turchia ed il nord della Siria. Le necessità umanitarie sono enormi. “Manca acqua potabile, elettricità, le vie di comunicazione sono interrotte”: queste le parole del Vescovo Paolo Bizzeti, Vicario apostolico dell’Anatolia e Presidente della Caritas in Turchia.

In tutta l’area colpita dal sisma le condizioni meteo, con neve e temperature sotto lo zero, rendono i soccorsi più complicati.

In Turchia la Caritas, in coordinamento con le autorità locali, sta accogliendo gli sfollati in luoghi sicuri all’aperto. Ha già distribuito 400 coperte e 100 pasti caldi per le persone sfollate a Iskenderun. Presso l’episcopio sono stati messi a disposizione spazi all’aperto che al momento restano i più sicuri.
In Siria, la Caritas locale era già attiva in gran parte del territorio con programmi di assistenza umanitaria, sanitaria e riabilitazione economica. Si tratta di un’area particolarmente complessa che accoglieva già molti sfollati di una guerra che ha ancora focolai di conflitto.

Caritas Italiana ha espresso vicinanza, solidarietà e cordoglio alle Chiese locali ed è in costante contatto con Caritas Turchia, Caritas Siria e la rete Caritas Internazionale per sostenere l’organizzazione degli aiuti ed il coordinamento. Grazie al contributo della Conferenza Episcopale Italiana è stato predisposto un primo stanziamento di fondi per il sostegno degli interventi.

Considerata la difficile situazione socio-politica dei territori colpiti, nonché il delicato equilibrio in cui operano le Chiese, è necessario il massimo coordinamento. Si chiede di non effettuare raccolte di beni materiali e di non inviare beni all’estero. La forma di aiuto più opportuna resta la colletta in denaro, sostenendo Caritas Italiana per gli interventi che si stanno attivando in loco.

Per sostenere Caritas Italiana si può effettuare una donazione alla Caritas Diocesana attraverso i C/C seguenti:

Per l’Italia: DIOCESI SAN MARINO-MONTEFELTRO – IBAN: IT59D0306968481100000000471

Per San Marino: DIOCESI SAN MARINO-MONTEFELTRO – IBAN: SM57L0854009805000050188430

la cui raccolta sarà inviata a Caritas Italiana.

Il Direttore Caritas Diocesana
Luca Foscoli

Il Vescovo Andrea ha indetto per sabato e domenica prossima 11/12 febbraio una speciale giornata di solidarietà spirituale e materiale per le persone colpite da questa grave prova da celebrarsi in ogni parrocchia e in ogni chiesa.

Scarica la lettera del Vescovo

Giornata della Vita consacrata

Oggi, giovedì 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore, si celebra la Giornata della Vita consacrata.

In questo anno pastorale incentrato sull’essere “costruttori di comunità” valorizzando doni e carismi, la preghiera per le vocazioni si fa più fervorosa del solito e ci si sente tutti collaboratori nella dedizione per l’evangelizzazione.

Ad ogni comunità è stato chiesto di sottolineare la gratitudine per il dono della vita consacrata, di pregare per i religiosi e le religiose e di rinnovare il proposito di andare incontro, con le luci accese, al Signore che viene nel suo Tempio, con l’adesione alla sua sequela

Alle ore 17 si terrà una solenne liturgia nella Cattedrale di Pennabilli (processione dal Seminario vescovile alle ore 16.45) con la presenza delle nostre religiose e dei nostri religiosi.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta sul Canale YouTube della Diocesi San Marino – Montefeltro

https://www.youtube.com/live/BGdzBQvYmTg?feature=share

Scarica la lettera del Vescovo Andrea alle consacrate e ai consacrati

Preghiera insieme per la Vita

Nei lunedì del mese di febbraio (6-13-20-27), in occasione della 35° Giornata Nazionale per la Vita (5 febbraio), l’Azione Cattolica diocesana organizza un momento di preghiera (Compieta) online per la Vita nascente.

Gli incontri si terranno su piattaforma Zoom utilizzando i seguenti codici per il collegamento:

ID riunione: 912 196 8689
Passcode: 25240908

Nuovi percorsi di formazione socio-politica

Le Diocesi di San Marino-Montefeltro e di Rimini propongono un percorso formativo per stare nella società da protagonisti responsabili e per educare ad una cittadinanza attiva e partecipe, che mette al centro la persona e la cura dell’ambiente.

Modalità del percorso

La proposta è rivolta a tutti, giovani e adulti. Lo sviluppo del tema generale viene proposto secondo due prospettive:

  1. cittadinanza attiva
  2. istituzioni e impegno politico

A ciascuna delle due prospettive sono dedicate tre serate attraverso cui sperimentare un percorso insieme:

  • nella prima un esperto propone una riflessione
  • nella seconda alcuni testimoni impegnati in prima persona condivideranno la loro esperienza
  • nella terza si terrà un laboratorio, nel quale a piccoli gruppi ci si confronterà per approfondire, attualizzare e rendere concreto il tema affrontato

Scarica la brochure illustrativa

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

La preghiera per l’unità dei cristiani è assolutamente necessaria e si unisce a quella di Gesù nel cenacolo: «Ut omnes unum sint»!
In tutte le comunità si terranno momenti di riflessione e di preghiera dal 18 al 25 gennaio.
Agli occhi del mondo e della storia i cristiani offrono ancora lo scandalo della divisione. Ragioni storiche pesano sulle relazioni fra noi cristiani. Si tratta per lo più di situazioni che i cristiani di oggi si ritrovano come eredità non voluta direttamente.
Il lungo cammino di divisione dentro la storia ha portato a divaricazioni sempre più vistose, arrivando talvolta alla incomprensione e persino a pregiudizi e ostilità.
Il Signore ha suscitato un vasto movimento spirituale con una forte tensione all’unità: si chiama “movimento ecumenico” ed è presente pressoché in tutte le Chiese.
Il Concilio Ecumenico Vaticano II ha vivamente promosso e incoraggiato l’impegno della Chiesa in questo ambito promuovendo il dialogo, la preghiera e la conoscenza reciproca. Siamo uniti nel comune Battesimo, nelle formule antiche della fede (il simbolo), nella testimonianza della carità reciproca.
C’è un ecumenismo di popolo che travolge le barriere ma va guidato. C’è un ecumenismo teologico che affronta questioni delicate. C’è un ecumenismo dei leader che, da una parte richiama alla fedeltà delle tradizioni e dall’altra compie passi che esprimono questa tensione. È un ambito nel quale ci si muove tra mille difficoltà e nel quale giova la chiarezza. C’è, a volte, la tendenza a confondere il desiderio dell’unità con la confusione delle posizioni.
Ogni confessione cristiana ha percorso un tratto di strada valorizzando aspetti della dottrina e della prassi ecclesiale: un giorno saranno una ricchezza per tutti, dono che ognuno porterà alla comunione. È pur vero che ogni Chiesa ha bisogno di purificazione e di un riesame della propria fedeltà alla comune fede. E che dire poi dei condizionamenti della storia e della società? Nel nostro ambiente, nella nostra Diocesi, non c’è una presenza significativamente grande di altre Chiese, diverse da quella cattolica; questo non significa che dobbiamo ignorare o non appassionarci all’ecumenismo: sarebbe una mancanza grave.
A ben vedere, accanto a noi, in molte delle nostre case, abbiamo collaboratrici famigliari cristiane di altra confessione. I nostri giovani studenti sono fianco a fianco con amici ortodossi o protestanti; allo stesso modo succede nel mondo del lavoro. Va sempre precisata la distinzione fra ecumenismo, che riguarda le diverse confessioni cristiane che hanno in comune il Battesimo, e dialogo interreligioso fra religioni diverse. Tutti siamo mossi dallo splendore della verità e tutti desideriamo farne dono all’umanità!

+ Andrea Turazzi