Discorso nel conferimento della cura pastorale delle parrocchie di Mercatino Conca e di Monte Cerignone a don Sante Celli

Mercatino Conca (PU), 22 luglio 2023

XVI domenica del Tempo Ordinario

Sap 12,13.16-19
Sal 85
Rm 8,26-27
Mt 13,24-43

La parabola racconta di un uomo che ha seminato del grano buono nel suo campo. Il Seminatore sei tu, Signore. Il campo è il mondo. Tuo campo sono gli uomini. Tuo campo è il nostro cuore. Tu non sei soltanto il Seminatore, ti sei fatto coltivatore. Questo è per noi motivo di fiducia. Tu sei il Signore di questo mondo e dei nostri cuori.
Diventando uomo in mezzo a noi, sei venuto come coltivatore del tuo campo per portarlo a produrre frutti buoni. E tu, Signore, ci vuoi associare al tuo lavoro, vuoi fare di noi tuoi collaboratori. Allora, l’importante per compiere bene l’opera che ci affidi è avere fiducia in te, totalmente. Tu conosci meglio di noi il campo, conosci l’opera da compiere e conosci noi, tuoi collaboratori.
C’è zizzania nel campo, Signore. Tu sei un coltivatore realista, concreto, tu sai che nella creazione non c’è un terreno perfetto. Solo Dio è perfetto. Tu, Signore, non ti stupisci di scoprire che c’è zizzania. Ci inviti a condividere la tua pazienza, ad accettare la zizzania che vediamo negli altri, che forse è la più sopportabile, ma anche la zizzania che è in noi e che ci è insopportabile: sono i nostri limiti, i nostri sbagli, le nostre miserie. Ci fai entrare nell’amore di un Padre che è paziente e vuole che tutti arrivino alla conversione. Con una buona “agricoltura” la zizzania può diventare buon grano. È stato così per Zaccheo, per Maria di Magdala, che oggi festeggiamo, per la Samaritana, che aveva cinque mariti ed è diventata apostola del Vangelo, per il buon ladrone, per san Paolo… perché non potrebbe essere così anche per noi?
Ti preghiamo, Signore, per don Sante, che inizia oggi il suo ministero in Val Conca, a Mercatino Conca e a Monte Cerignone. Tu che lo hai scelto e voluto come tuo collaboratore e sacerdote nel campo della Chiesa e nella “squadra presbiterale” di questa cara Diocesi, dagli forza, coraggio, fiducia.
Ti preghiamo per don Marino e don Erminio; con il loro passaggio ci hanno fatto capire che solo tu sei il Buon Pastore; noi sacerdoti ti abbiamo dato il nostro cuore, la nostra intelligenza, le nostre mani e i nostri piedi per essere al tuo servizio, ma sei tu il Buon Pastore.
Benedici le comunità da cui don Sante proviene, comunità alle quali il Signore ha già provveduto ad inviare un nuovo pastore e alle quali tu, Signore, farai sentire la tua tenerezza.
Ti preghiamo, Signore, per le comunità cristiane della Val Conca, che si avviano – sono pioniere in questo – a costituire una vera unità pastorale.
Rendici docili, fa comprendere a tutti noi sacerdoti, religiosi, laici, le nuove sfide davanti alle quali tu, Signore, poni la tua Chiesa.
Il campo è il tuo campo, tu vegli su di lui. Il seme è il tuo seme e questo per noi è motivo di fiducia. E noi? Noi siamo tuoi e questo ci basta. Così sia.