Messaggio del nostro vescovo ai suoi parrocchiani

«COR AD COR LOQUITUR»
Sono le 12 di sabato 30 novembre. C’è tanta emozione in me e nel palazzo arcivescovile (presenti mons. Arcivescovo, colleghi, amici e giornalisti locali). Si ufficializza la mia nomina a vescovo di San Marino – Montefeltro. Mi era già stato chiesto di accettare da alcuni giorni. Sulla mia esitazione è piovuta l’esclamazione del Nunzio Apostolico: «Non vorrà mica dire di no al papa?!». Il papa non mi conosce. E’ ovvio: interviene attraverso collaboratori. Chiedo se mi è concessa qualche ora almeno… Due giorni in tutto per una decisione che mi fa piangere. Una folla di pensieri, di sentimenti e di ricordi (opportuni e inopportuni): lasciare la Sacra Famiglia, la mia città, le persone che mi sono care… Interrompere un progetto di nuova evangelizzazione appena avviato in sorprendente consonanza con l’ultima lettera di papa Francesco Evangelii gaudium (La gioia del Vangelo)… Partire per una città ed una terra che non conosco e mi aspetta con curiosità… E poi la fragilità e i limiti che esperimento ogni giorno e che i parrocchiani possono ampiamente documentare. Non mi è consentito far parola ad alcuno. E’ una partita che devo giocare da solo davanti al Signore; mi è consentita soltanto la compagnia del confessore (come ai condannati a morte!). L’agenda di un parroco in questi giorni è fittissima: non ho il tempo di stare davanti all’Eucaristia, di invocare lo Spirito Santo, come mi piacerebbe fare in questo momento. Una cosa posso fare: accogliere una a una le persone che incontro esercitandomi nella dimenticanza di me stesso. Vale vivere in pienezza il presente. Allora trovo pace. Ma le lancette dell’orologio scorrono inesorabili. Il Nunzio Apostolico attende il «sì». Penso al «sì» di Maria e al «sì» dell’apostolo Andrea. Come farò? Mi viene al cuore la più semplice e immediata delle risposte. Cercherò di fare come farebbe Gesù. Nella paura siamo noi stessi… Ma l’angelo ha detto a Maria: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo…». Sarà per l’imposizione delle mani che sarò vescovo. Non sarò innalzato, ma il Signore si abbasserà su di me. Si abbassa su tutta la nostra famiglia per farla diventare suo grembo, perché vuole venire al mondo attraverso di noi. E’ prassi che il candidato scelga un motto per sintetizzare il suo programma. Ho scelto questo: «Cor ad cor loquitur» (motto episcopale del Beato cardinal J.H.Newman). Per arrivare al cuore bisogna parlare col cuore. (don Andrea)