Funzioni a Falciano in Quaresima

Nella Parrocchia S. Pietro in Falciano (RSM), in questo tempo di Quaresima si svolgono le seguenti funzioni:
Via Crucis in chiesa subito dopo la Messa nei giorni, mercoledì e venerdì alle ore 21.15, per gli ammalati;
-Domenica alle ore 15.30 per le famiglie in difficoltà;
-dalle 16.00-17.00 un’ora di Adorazione Eucaristica per il nuovo Papa ed il nuovo Vescovo.
Nei giorni lunedì, giovedì e sabato si celebra la Santa Messa per l’elezione del Papa e del Vescovo.

La scomparsa di Mons. Lino Tosi

don-lino“Questa mattina, dopo una dolorosa malattia, vissuta con fortezza e cristiana rassegnazione, ha concluso il suo Pellegrinaggio terreno MONS. NATALINO TOSI (DON LINO) , di anni 76.
Il Presbiterio Diocesano ricorda con gratitudine, i numerosi incarichi ricoperti da don Lino e svolti con passione e competenza, in particolare quello di responsabile della ristrutturazione e direzione di Casa San Giuseppe, poi di Rettore della Basilica di San Marino, di Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano, di Responsabile dei Ministri Istituiti e di Cerimoniere Vescovile.
Esprime le proprie condoglianze alla anziana madre e ai parenti e innalza al signore unitamente alle parrocchie che lo hanno avuto come apprezzato Pastore, la preghiera di suffragio perché il Signore lo ammetta a celebrare la Liturgia del cielo.

I funerali si svolgeranno lunedì 11 marzo 2013 alle ore 10.30 nella Basilica di San Marino.

Presiederanno la celebrazione Eucaristica Mons. Luigi Negri e Mons. Paolo Rabitti Vescovi emeriti della Diocesi. Concelebreranno i Confratelli sacerdoti
Veglia di preghiera Domenica 10 marzo alle ore 20.30 nella Basilica di San Marino”.

Con questo necrologio la Diocesi di San Marino-Montefeltro ha annunciato la scomparsa di Mons. Lino Tosi avvenuta nel sonno verso le 7 di ieri mattina, nella sua abitazione. Era da tempo ammalato e pur conscio della gravità della sua malattia aveva affrontato gli ultimi anni con straordinaria forza e vigore. Era stato anche recentemente ricoverato nell’ Ospedale della Repubblica per due settimane facendo ritorno alla sua abitazione lunedì 4 marzo. Il trapasso è avvenuto nel sonno. Mons. Tosi era nato a Borgo Maggiore il 10 Gennaio 1937; era stato ordinato sacerdote il 22 marzo 1970. Per molti anni aveva tenuto sul periodico della Diocesi MONTEFELTRO la rubrica dell’Ufficio Liturgico Diocesano di cui era Responsabile. Aveva scritto fino al maggio scorso consegnando ai lettori del periodico il suo ultimo articolo dal titolo “Prepararsi all’incontro è forse prematuro?” quasi un testamento spirituale dove in maniera succinta aveva ripercorso il suo impegno di sacerdote al servizio di questa Chiesa particolare, ricordando con orgoglio il suo essere un figlio della Repubblica di San Marino. Le ultime righe, fra l’altro, ci rendono la lucida consapevolezza di una fine ormai prossima “Mentre mi sto accorgendo consapevolmente che giunge l’ora-scriveva Don Lino- desidero ringraziare il Signore Gesù per avermi accompagnato in un cammino di fede dove ho sentito viva e forte la mano della Vergine Maria, che ho onorato in tanti suoi santuari. Ora potrò finalmente vivere in pienezza la liturgia celeste e godere quella libertà spirituale che mi è stata data con il dono dello Spirito Santo”.
Era stato anche nominato dal Vescovo Negri Delegato vescovile per la Cattedrale di San Leo incarico che aveva lasciato nel 2008 con la nomina a Rettore della Basilica e Cappellano del Santo, a San Marino.
Numerose le testimonianze di cordoglio che giungono in queste ore alla famiglia e alla Diocesi.
Pennabilli, 8 Marzo 2013

Appello: Luce e silenzio per il Papa

Il 27 febbraio ultima sera della sua permanenza in Vaticano di Sua Santità Benedetto XVI, vogliamo promuovere una fiaccolata silenziosa in San Pietro il 27 febbraio dalle ore 19:00 alle ore 20:00. Per quanti non potranno recarsi a Roma, chiediamo di mettere una luce alla medesima ora e osservare un minuto di silenzio il 27 febbraio alle ore 20,00 in punto.
Carissimi lettori e carissimi amici,
questo è un appello per chi ama davvero la Chiesa. Siamo consapevoli di vivere un grande evento. Non possiamo permettere né che passi invano, né che il Santo Padre si senta solo in quest’ora per lui, e per tutti noi, così difficile e grave. Sappiamo già che non è solo. Tuttavia siamo convinte che le parole, così tanto ormai svuotate di senso non riescano più a comunicare, ci sono necessari dei gesti, veri, sentiti, liberi dalla polemica e colmi di quella partecipazione sentita che solo il silenzio può offrire.
Per questo vogliamo invitarvi a dire «Grazie» al Papa per tutto ciò che è e che ha fatto con un gesto: «Andare tutti in piazza San Pietro alle ore 19 del 27 febbraio 2013 in assoluto silenzio, con preghiere che salgano a Dio dal cuore, con fiaccole che segnalino la nostra presenza al Santo Padre che, per l’ultima sera, lavorerà a quella finestra che si affaccia sulla piazza e che tutti conosciamo.
Quello sarà l’ultimo giorno del Papa in Vaticano perché, dal pomeriggio del giorno successivo, si trasferirà a Castel Gandolfo. Vogliamo così manifestargli la nostra assoluta comprensione per il suo gesto, la nostra solidarietà e il nostro vero attaccamento alla Chiesa.
Tutti quelli che non potranno per ovvi motivi (è un mercoledì sera) recarsi a Roma o essere in piazza San Pietro, a quell’ora offrano la loro partecipazione orante osservando un minuto di silenzio alle 20,00 e mettendo fin dalle ore 19 un lume alla finestra. Dobbiamo far sapere al Papa che ci siamo che siamo con lui e che lo saremo sempre anche nelle prossime difficili ore della storia».
Ringraziamo anticipatamente quanti vorranno e potranno rispondere e aderire.

Le monache dell’Adorazione Eucaristica

Giornata per la vita 2013

Presentazione del libro “L’infanzia di Gesù”

Martedì 29 gennaio ore 21,00

presso Best Western Palace Hotel di Serravalle – RSM
Via Cinque Febbraio (superstrada RSM)

Il libro verrà presentato da

S. E. Mons. Giampaolo CREPALDI
Arcivescovo-Vescovo di Trieste.

Sarà presente S. E. Mons. Luigi NEGRI.

Giornata di inizio anno. Comunione e Liberazione. Sabato 29 Settembre ore 15.30 – Rimini

convegno-cl-2012Guida l’incontro Don Julian Carron Presidente della Fraternità di CL in videoconferenza nazionale da Milano aperta a tutti. L’invito é rivolto a chiunque interessato a conoscere il carisma di CL e da quale vita nasce il movimento, il cui scopo è l’educazione cristiana matura dei propri aderenti e la collaborazione alla missione della Chiesa in tutti gli ambiti della società contemporanea. A seguire S. Messa.

A cura di Comunione e Liberazione

“Lo Spirito Santo – ha detto Benedetto XVI – ha suscitato nella Chiesa, attraverso don Giussani, un movimento, il vostro, che testimoniasse la bellezza di essere cristiani in un’epoca in cui andava diffondendosi l’opinione che il cristianesimo fosse qualcosa di faticoso e di opprimente da vivere. Don Giussani s’impegnò allora a ridestare nei giovani l’amore verso Cristo “Via, Verità e Vita”, ripetendo che solo Lui è la strada verso la realizzazione dei desideri più profondi del cuore dell’ uomo, e che Cristo non ci salva a dispetto della nostra umanità, ma attraverso di essa». (Udienza con CL, 24 marzo 2007). Si chiama «carisma» quel «dono dello Spirito dato a una persona in un determinato contesto storico, affinché quell’individuo dia inizio a una esperienza di fede che possa risultare in qualche modo utile alla vita della Chiesa». Il carisma, sottolineava don Giussani, ha un «carattere esistenziale: esso rende più convincente, più persuasivo, più “abbordabile” il messaggio cristiano proprio della tradizione apostolica. Un carisma è un terminale ultimo dell’Incarnazione, cioè una modalità particolare attraverso la quale il fatto di Gesù Cristo uomo-Dio mi raggiunge e, tramite la mia persona, può raggiungere altri». Possiamo sintetizzare l’essenza del carisma di CL in tre fattori:
1. L’ annuncio che Dio è diventato uomo (lo stupore, la ragionevolezza e l’entusiasmo di questo): «Il Verbo si è fatto carne e abita in mezzo a noi»;
2. L’affermazione che questo uomo – Gesù di Nazareth morto e risorto – è un avvenimento presente in un segno di comunione, di unità di popolo, guidato da una persona viva, in ultima analisi dal Papa;
3. Soltanto dentro la vita della Chiesa (che è la presenza di Cristo nel mondo), l’uomo può essere uomo più vero. È quindi dalla Sua presenza che scaturiscono con sicurezza moralità e passione per la salvezza dell’ uomo (missione).
Un carisma – ha spiegato don Giussani – «genera un fatto sociale non come progetto, ma come movimento di persone cambiate da un incontro, che rendono tentativamente più umano il mondo, l’ambiente e le circostanze che incontrano. La memoria vissuta di Cristo tende inevitabilmente a generare una presenza nella società, a prescindere da qualunque esito programmato». Il fatto che il Movimento sia sorto e cresciuto senza alcun progetto o programmazione è stato ribadito da don Giussani nella lettera a Giovanni Paolo II per i cinquant’anni di CL: «Non solo non ho mai inteso “fondare” niente, ma ritengo che il genio del movimento che ho visto nascere sia di avere sentito l’urgenza di proclamare la necessità di ritornare agli aspetti elementari del cristianesimo, vale a dire la passione del fatto cristiano come tale nei suoi elementi originali, e basta». E Giovanni Paolo II, nella lettera a don Giussani per i vent’anni della Fraternità di CL, così aveva affermato: «Riandando con la memoria alla vita e alle opere della Fraternità e del Movimento, il primo aspetto che colpisce è l’impegno posto nel mettersi in ascolto dei bisogni dell’ uomo di oggi… Il Movimento, pertanto, ha voluto e vuole indicare non una strada, ma la strada per arrivare alla soluzione di questo dramma esistenziale. La strada, quante volte Ella lo ha affermato, è Cristo». Ricordiamo infine questa testimonianza del professore Nikolaus Lobkowicz, fondatore dell’Università Cattolica di Eichstàtt: «Forse è questo il vero segreto del carisma di don Giussani: egli è stato capace di comunicarci che il Giudice di questo mondo vuole il nostro bene, che è nostro fratello e amico. Non è un caso che l’amicizia sia una delle virtù che il movimento fondato da don Giussani esercita più gioiosamente.