Assemblea diocesana di fine anno

Assemblea diocesana di fine anno pastorale

Lettera del Vescovo Andrea a tutti i fedeli della Diocesi di San Marino-Montefeltro

Carissimi,
vorrei fossimo tutti presenti sabato 4 giugno all’Assemblea diocesana di verifica e di gioiosa gratitudine. La celebreremo nei pressi del Santuario del Cuore Immacolato di Maria, a Casa San Giuseppe, in Valdragone (RSM).

Fu appunto con la Madre di Gesù e le altre donne che i discepoli scesero al Cenacolo accogliendo l’invito del Signore: «Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra» (At 1,8). Allora i discepoli si fecero «assidui e concordi nella preghiera» (At 1,14). Sarà così anche per noi. Aiutati dalla prossimità di Maria, entreremo nel mistero sempre vivo e incandescente della Pentecoste con la certezza che il Signore darà la forza e il coraggio di “abbracciare il mondo”.

Abbiamo dedicato un anno intero alla riscoperta dello Spirito Santo nella vita delle nostre comunità e nella vita di ciascuno di noi. Con la sua luce abbiamo vissuto la prima tappa del Cammino Sinodale che ha acceso, via via, tante attese e speranze. È bello condividere il frutto di questo lavoro mentre si fa verifica dell’anno pastorale appena trascorso. I temi sinodali stanno allargando il nostro sguardo sulla missione e ci stanno provocando ad andare più in profondità nella comunione ecclesiale.

Sabato 4 giugno alle ore 16 ci metteremo in ascolto dello Spirito. Quanti hanno preparato la sintesi delle narrazioni dei gruppi sinodali la presenteranno all’assemblea con questa domanda, quasi provocatoria: «Abbiamo capito bene?». Sulla sintesi lavoreremo per tavoli di studio.

Alle 19:30 cena frugale (contributo libero): preziosa occasione per rinnovare amicizie e fare famiglia.

Alle ore 20:30 sarà il momento forte ed atteso della Veglia di Pentecoste, con il rinnovo delle promesse del sacramento della Confermazione.

Chiedo ai responsabili delle aggregazioni ed ai referenti dei gruppi sinodali di invitare all’Assemblea i componenti dei propri gruppi.
«Stiamo camminando insieme?»: a ciascuno di noi la risposta.

Uniti nella vicendevole stima

+ Andrea Turazzi
Diocesi di San Marino-Montefeltro

È tornato alla Casa del Padre p. Silvio Turazzi s.x.

Parma 26 maggio 2022
È tornato alla Casa del Padre Silvio Turazzi fratello del Vescovo Mons. Andrea Turazzi

La nostra Chiesa particolare di San Marino-Montefeltro porge al proprio amato pastore, S.E. Mons. Andrea Turazzi, le più sentite condoglianze per la scomparsa del caro fratello Padre Silvio, scomparso oggi a Parma, assicurandone il ricordo nelle S. Messe e invitando l’intera Comunità diocesana sammarinese-feretrana alla preghiera e a fare memoria della grande figura di missionario che è stato P. Silvio Turazzi, per tutti esempio di fede, di carità e di evangelizzazione e promozione umana nelle terre martoriate d’Africa.
P. Silvio Turazzi, originario di Stellata di Bondeno (FE), ha studiato nel Seminario di Ferrara. Nel 1967 diventa missionario saveriano. Nel 1969 ha un incidente stradale e dal quel momento si muove sulla sedia a rotelle. Vive alcuni anni di presenza fra “gli ultimi” nella periferia di Roma. Dal 1975 è in Africa, a Goma, in Congo RD, dove rimane 20 anni, e dove è ritornato periodicamente per dedicarsi a quelle popolazioni. Con il Congo è nato un legame indissolubile. Nel 1992 fonda l’associazione “Solidarietà Muungano onlus”, con sede a Vicomero di Torrile, gemellata con l’associazione omonima di Goma “Muungano Solidarité”, per diffondere la scelta di fraternità tra i popoli, nell’accoglienza dell’altro, promuovendo la cultura della pace. È stato ispiratore e fondatore anche dell’associazione “Chiama l’Africa”.
I funerali, si celebreranno lunedì mattina a Parma alle ore 11,00 presso l’Istituto dei Missionari Saveriani.

Diocesi di San Marino-Montefeltro
Ufficio Stampa e Comunicazioni Sociali

44^ Convocazione Nazionale Giubilare del RnS

Dal 27 al 29 maggio 2022 si terrà la 44^ Convocazione Nazionale Giubilare del RnS su base regionale.
La Veglia Mariana all’inizio della Novena di Pentecoste, la “Festa comunitaria dell’appartenenza a Gesù nel Giubileo d’Oro del Rinnovamento” e due Sessioni nella giornata conclusiva da vivere in 34 Luoghi d’Italia, Svizzera e Germania. In Diocesi l’incontro si terrà a Valdragone presso il Santuario del Cuore Immacolato di Maria.

34 Luoghi d’Italia, Svizzera e Germania, circa 20 tra Vescovi e Cardinali che hanno confermato finora la propria presenza, oltre 13mila i partecipanti attesi. Sono questi i numeri della 44^ Convocazione Nazionale dei 1600 Cenacoli, Gruppi e Comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo, prevista nell’Anno del Giubileo d’Oro, dal 27 al 29 maggio 2022. Un appuntamento a dir poco speciale, che inizia esattamente con la Novena di Pentecoste per concludersi nel giorno della Solennità dell’Ascensione. Dopo gli ultimi due anni fortemente condizionati dal Covid-19, che ha impedito lo svolgimento degli eventi comunitari, data l’impossibilità, ancora, di tornare a vivere il tradizionale evento alla Fiera di Rimini, le tre giornate si svolgeranno su base regionale,
in differenti modalità, ma improntate secondo il medesimo stile sinodale già sperimentato a settembre 2021, con il 14° Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie per la Famiglia, e novembre scorso per la 45^ Conferenza Nazionale Animatori.

«E ancora tempo di Rinnovamento – dichiara Martinez – perché è sempre il tempo dello Spirito! E tempo di varcare ancora, con l’effusione dello Spirito Santo, le “due porte” della Pentecoste: il Cenacolo e la Piazza, per pregare ed evangelizzare, per vivere come discepoli – missionari un nuovo risveglio carismatico, una rinnovata comunione fraterna ed ecclesiale. Siamo desiderosi di fare ancora esperienza dell’unzione dello Spirito, di risentire la grazia di stare insieme dopo le tante difficoltà prodotte dalla pandemia, per accogliere nuovi impulsi carismatici, per un vero e unitario cammino di vita nuova. E Giubileo d’Oro del Rinnovamento in Italia! “Giubileo di ringraziamento”, per i nostri 50 anni di storia sacra: ogni Regione, in “stile sinodale”, avrà modo di esprimere la
bellezza del Rinnovamento nello Spirito facendo festa, ricordando e attualizzando quanto lo Spirito ci ha concesso di vivere e ci concede. “Giubileo di testimonianza”, guardando al cammino che ci sta dinanzi: ogni fratello e sorella è chiamato a lasciarsi guidare dallo Spirito, a uscire dalle secche spirituali, a ridare slancio e perseveranza alla vita nuova personale e comunitaria».

La Convocazione Nazionale prenderà ufficialmente venerdì 27, alle ore 20.30 presso il giardino della Sede Nazionale di Roma, con la speciale Veglia Mariana all’inizio della Novena di Pentecoste “Con Maria, nel Cenacolo, per una nuova effusione dello Spirito”. Il gesto – trasmesso in diretta sui canali Social del Movimento (Facebook e YouTube) – sarà presieduto da S. E. il Card. Angelo Comastri, Arciprete emerito della Basilica di San Pietro e già Vicario di Sua Santità per la Città del Vaticano.

La giornata di sabato 28 sarà dedicata alla “Festa comunitaria dell’appartenenza a Gesù nel Giubileo d’Oro del Rinnovamento”. Con questo desiderio, fondato su una verità biblica, i Cenacoli, Gruppi e Comunità del RnS si incontreranno nelle singole realtà locali, dopo una preparazione in “tre tappe”, per celebrare, con rinnovato senso di appartenenza, la vigilia della Convocazione.

Domenica 29 saranno due le Sessioni che scandiranno la Convocazione Nazionale sul tema: «Con l’unzione, mandati dallo Spirito” (cf Is 61, 1 ss). Carismatici, discepoli, missionari (cf Evangelii Gaudium, 119-120)». Il programma sarà condiviso dal luogo centrale di Sacrofano, in collegamento on line con le diverse sedi regionali. Al mattino, dopo l’introduzione a cura di Mario Landi, Coordinatore Nazionale del RnS, e la Preghiera comunitaria carismatica, la prima relazione sarà tenuta da S. E. il Card. Luis Francisco Ladaria Ferrer, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede sul tema: “Con l’unzione, mandati dallo Spirito” (cf Is 61, 1ss) ; dopo il Regina Coeli e gli Atti di Affidamento a Maria, seguirà il Roveto Ardente con l’esposizione del Santissimo, animato a livello nazionale (Intercessione per i sofferenti) e regionale (lode e giubilo).
Nella Sessione pomeridiana, nei luoghi regionali è previsto un tempo di festa giubilare, mentre in diretta da Sacrofano verranno tramessi video messaggi e testimonianze di Vescovi e Leader; la relazione conclusiva sarà guidata, come sempre, da Salvatore Martinez, Presidente Nazionale del RnS sul tema: “Potentemente rafforzati dallo Spirito nell’uomo interiore” (cf Ef 3, 16). La Convocazione terminerà con la Celebrazione eucaristica presieduta da un Vescovo o Cardinale della Regione.

Va ricordato, infine, che in questo Anno speciale la Penitenzeria Apostolica ha comunicato, con decreto datato 8 novembre 2021, che il Santo Padre Francesco concede l’Indulgenza plenaria, alle condizioni indicate dalla Chiesa, ai membri del Movimento e ai fedeli che si uniranno alle celebrazioni previste nel corso del Giubileo d’Oro (fino al 26 novembre 2022).
Per ogni aggiornamento, consultare il sito Web www.rinnovamento.org nella pagina dedicata all’evento e i canali Social del RnS.

Ufficio Stampa
Rinnovamento nello Spirito

50° anniversario di ordinazione presbiterale del Vescovo Andrea

IL VESCOVO ANDREA RICORDA L’ANNIVERSARIO
DELLA SUA ORDINAZIONE SACERDOTALE
Cattedrale di Ferrara, 27 maggio 1972 – Diocesi di San Marino-Montefeltro, 27 maggio 2022

La Diocesi di San Marino-Montefeltro ricorda con gratitudine il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale del Vescovo Andrea. È stato preparato un programma di incontri per esprimere al Vescovo la vicinanza della Diocesi, per offrire l’opportunità, a quanti lo desiderano, di unirsi a lui all’Altare del Signore e per trascorrere con lui un’ora di fraternità con una serata animata dai giovani e con una serata concertistica a cura di alcuni cori parrocchiali.

Venerdì 27 maggio ore 11
Messa giubilare con i presbiteri e i diaconi nella Cattedrale di Pennabilli
(a seguire agape fraterna con i presbiteri)

Venerdì 27 maggio ore 20:45
Serata animata dai giovani a San Marino Città
(Oratorio Don Bosco, Murata, RSM)

Sabato 28 maggio ore 18
Messa giubilare con il popolo a Dogana
(Parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice, RSM)

Sabato 28 maggio ore 21
“Rassegna dei cori” a Macerata Feltria
(Chiesa di San Michele Arcangelo)

Domenica 29 maggio ore 11:15
Messa giubilare con il popolo nella Cattedrale di Pennabilli

Scarica la lettera del Vescovo Andrea

Incontro di solidarietà di Carità senza confini

Presentiamo una realtà diocesana che lavora instancabilmente da quarantaquattro anni a favore dei più bisognosi ed è presente in alcuni paesi dell’Est fino a quelli africani. Ha risposto alle nostre domande Loredana Mazza, vice presidente dell’Associazione Carità senza Confini, insieme al Consiglio del Direttivo.

Ci raccontate com’è nata Carità senza Confini?
La storia di Carità senza Confini comincia nel lontano 1978 con un piccolo “Mercatino della speranza” nella Parrocchia di Borgo Maggiore, a San Marino, con l’intento di mettere in pratica quella indicazione di Gesù stesso: «Perché avevo fame e mi avete dato da mangiare […]» (Mt 25,35), devolvendo il ricavato per la realizzazione di micro-progetti in Zambia. Desideravamo rendere operosa la Carità. Da qui siamo partiti, come un fiume dalla sua sorgente e negli anni, proprio come un fiume che s’ingrossa scorrendo verso il mare, siamo cresciuti diventando un Gruppo, chiamato “Noi per…”, che ha cominciato ad allargare la sua presenza e la sua attività nelle parrocchie di San Marino.
Da questo Gruppo, nel 2003, nasce e si costituisce ufficialmente Carità senza Confini, quale Associazione di volontariato giuridicamente riconosciuta, che opera con mandato diocesano, che partecipa attivamente alla vita della Chiesa locale e che è guidata spiritualmente da un’Assistente ecclesiastico nominato dal Vescovo.
Crescono i sostenitori e aumentano le iniziative ma la motivazione e la spinta iniziale sono sempre le stesse: la condivisione fraterna e senza confini in favore di persone che non si vedono riconosciuti e garantiti i più elementari diritti come il cibo, l’istruzione e la salute.
Carità senza Confini, oggi Onlus, collabora frequentemente con le Suore Missionarie Francescane di Assisi e con le Suore Francescane Missionarie di Cristo. L’associazione ha iniziato ad operare in Zambia ed ora ha progetti anche in Romania, Federazione Russa, Brasile, Indonesia, Filippine, Repubblica Democratica del Congo, Tanzania, Etiopia.

Come ha inciso la pandemia sulla vostra attività?
Come per tutte le attività, anche per noi le restrizioni imposte dalla pandemia hanno avute conseguenze. In questi due anni non abbiamo potuto realizzare l’Incontro e Cena di Solidarietà, che è un momento fondamentale per fare formazione e informazione e per raccogliere i fondi necessari per la realizzazione dei progetti, così come la gita associativa; sono stati sospesi gli incontri di formazione dei nostri membri e tutte le iniziative in presenza. Come Associazione abbiamo voluto collaborare con l’ISS, attraverso un contributo, per affrontare l’oneroso impegno dettato dalla pandemia.
Ma la situazione difficile e preoccupante della pandemia non ci ha impedito di fare il possibile per non trascurare i poveri. In questi due anni abbiamo inviato tre container: nel febbraio 2020 per il Centro ospedaliero che stiamo costruendo nella Rep. Dem. del Congo, nell’aprile 2021 e nel marzo 2022 per lo Zambia, entrambi carichi di materiale per sostenere i molti progetti dell’Associazione in quel paese; sempre nel 2021 alcuni nostri volontari hanno compiuto un viaggio di missione in Zambia. Sono nati nuovi progetti come il progetto agricoltura e microcredito; abbiamo installato i pannelli solari al nostro forno di Lusaka; abbiamo costruito 8 nuove aule per la Scuola Primaria di Mitengo necessarie per le disposizioni anti Covid; infine, grazie alla sensibilità di tanti concittadini, abbiamo potuto garantire gli impegni dei progetti continuativi come il “Sostegno a distanza”, il “Pasto al giorno”, il “Progetto legna” e “Michi per lo studio”.

Ci parlate del Convegno che è ritornato dopo due anni di sospensione a causa della pandemia?
Ogni anno l’Associazione organizza un “Incontro di Solidarietà”, che è costituito da vari momenti, tutti importanti e utili, di formazione, fraternità e solidarietà.
Il primo Incontro è stato nel 1998 ed oggi siamo arrivati alla XXIII edizione. Molti i temi trattati in questi anni. I primi incontri hanno messo in evidenza la consapevolezza di una associazione che si affaccia ad un panorama sammarinese ed ecclesiale ricco di espressioni caritative con cui dialogare nell’unica testimonianza della carità e nella condivisione delle diverse povertà del mondo.
Con un’altra serie di incontri ci siamo concentrati sulle tante “povertà” che colpiscono specifiche componenti della nostra società: l’immigrato, il bambino, la donna, l’anziano, i giovani, nonché la struttura portante della società umana che è la famiglia.
Non abbiamo neppure trascurato il fatto che le povertà nella società dipendono anche dal modo di vivere di ciascuno di noi e di rapportarsi con le risorse umane e naturali, tenendo anche conto che alla base della povertà c’è anche un problema di cultura e di vuoto interiore.
Altrettanti i nomi dei relatori che si sono succeduti in tutti questi anni a cominciare, per citarne solo alcuni, da don Oreste Benzi, Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti, Mons. Lambiasi, p. Silvio Turazzi, Eugenio Melandri, la Dott.ssa Guerrieri, Vice Direttore Generale della FAO e il comboniano Padre Tacchella.
Quest’anno ci ritroveremo il 29 maggio al Santuario Cuore Immacolato di Maria a Valdragone e il tema sarà “PER EDUCARE UN BAMBINO SERVE UN INTERO VILLAGGIO” (Proverbio africano) – Sfida per un’educazione globale. Il relatore sarà il Prof. Domenico Simeone, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Sappiamo che siete attivi anche sul fronte degli aiuti alla popolazione dell’Ucraina. Che riferimenti avete sul territorio di guerra dove inviate i vostri aiuti?
Abbiamo diversi contatti a cui facciamo riferimento per l’invio degli aiuti umanitari: le Suore Francescane Missionarie di Assisi della comunità di Husi in Romania, che ospitano un centinaio di mamme ucraine con i loro bambini, e della Moldavia, in una zona di confine, che accolgono profughi e preparano ogni sera i pasti per i soldati ucraini che terminano il loro turno; l’Associazione Fight for Freedom di Veresti in Romania, che distribuisce gli aiuti attraversi i corridoi umanitari; l’Università di Chisinau in Moldavia, i cui studenti operano come volontari sempre per la distribuzione degli aiuti; ed infine alcune badanti ucraine che lavorano a San Marino e si sono organizzate per inviare aiuti attraverso quei pulmini che facevano abitualmente i viaggi in Ucraina.

Siete impegnati anche nell’assistenza dei profughi ospitati a San Marino?
Il nostro impegno verso i profughi presenti a San Marino si realizza attraverso la Caritas alla quale forniamo il cibo o altro materiale che necessita, come passeggini o lenzuola, in linea con l’abituale collaborazione che ci lega alla Caritas per aiutare anche le nostre famiglie, gli anziani o chiunque si trovi in situazioni di difficoltà.

Mostra “Il rumore dei passi”

Il rumore dei passi è quello di uomini e donne, adulti, anziani e bambini che si avvicinano ai nostri confini. Sono i passi di coloro che partono dai propri Paesi di origine con la volontà e la speranza di arrivare in luoghi disposti ad accoglierli e a dar loro qualche possibilità: la possibilità di un lavoro, di cure mediche, di mantenere unita la propria famiglia, di vivere senza le minacce di guerre e violenze.
Il rumore dei passi è anche il titolo di una mostra che propone informazioni e riflessioni sul fenomeno migratorio contemporaneo, evitando frettolosi e superficiali giudizi e ponendo invece l’attenzione sulle motivazioni che spingono migliaia di persone ad iniziare un difficile viaggio verso una meta talvolta sconosciuta.
Nato dalle riflessioni su fraternità e amicizia sociale espresse da papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti, il progetto Il rumore dei passi è stato realizzato dalla Fondazione Migrantes, organismo
pastorale della conferenza Episcopale italiana, e ha principalmente lo scopo di guidare il visitatore attraverso un percorso di conoscenza che si mantiene ugualmente distante dai pregiudizi che originano il razzismo e da un buonismo inutile se non produce un reale cambiamento di mentalità.
Le installazioni uniscono testi, disegni, fotografie e sono dedicate ad un’analisi della situazione geografica, sociale e politica dell’africa. il linguaggio e le immagini consentono una diretta comprensione e la visita permette di acquisire qualche informazione in più, con riferimenti concreti ed una maggior conoscenza delle conseguenze di fattori che influenzano l’esistenza di interi popoli: povertà, sfruttamento del suolo e delle risorse, cambiamenti climatici, conflitti armati e persecuzioni in atto.
L’Africa è un continente molto vasto e diversificato, al centro di complesse dinamiche economiche, ma spesso associamo i Paesi africani solamente alle immagini degli sbarchi. Il rumore dei passi ci accompagna a vedere cosa accade prima delle partenze e quali fenomeni determinano le migrazioni, che sono migrazioni di persone appartenenti alla nostra stessa umanità.
L’esposizione non chiede offerte, ma un po’ del nostro tempo e della nostra attenzione; ci propone di avvicinarci alla vita dei migranti e di approfondire alcuni aspetti delle loro esperienze.
Papa Francesco ha espresso il proprio sostegno personale al progetto Il rumore dei passi, sottolineando l’importanza di tale iniziativa nel diffondere la fraternità tra i popoli e una cultura di pace.
L’inaugurazione della mostra era stata programmata per il 20 dicembre 2021 ma a causa del covid-19 fu rimandata, perciò avverrà venerdì 20 maggio presso il centro di ricerca sull’Emigrazione –
Museo dell’Emigrante (antico Monastero di Santa chiara – contrada Omerelli, 24 – San Marino città).
La mostra sarà esposta presso il Museo dell’Emigrante fino al 15 giugno 2022 ed è organizzata dalla Segreteria di Stato per l’istruzione e cultura, Segreteria di Stato per gli affari Esteri, Segreteria
di Stato per il Turismo e Segreteria di Stato al Territorio, in collaborazione con la Diocesi di San Marino-Montefeltro, l’associazione Solidarietà-Muungano e il centro di ricerca sull’Emigrazione – Museo dell’Emigrante (Università degli Studi della Repubblica di San Marino).

Per informazioni e prenotazioni:
tel. 0549 885159 e informazioni.prenotazioni@unirsm.sm

Rassegna di Cori parrocchiali

Adorazione per la Vita

Torniamo così!

Nelle conversazioni informali sulle poltrone della hall o per strada vengo a sapere che i nostri pellegrini hanno imparato la strada per raggiungere la Grotta di Massabielle. Non sono – intendiamoci – “visitatori notturni” come Nicodemo, soltanto cercano un dialogo più personale e segreto con la Madonna. Il programma, infatti, continua ad essere fittissimo, fino all’ultimo, foto di gruppo compresa… Questi momenti segreti te li devi conquistare! Sono preziosissimi. Ho ribadito più volte ai miei compagni di viaggio di stare in atteggiamento di ascolto: la Madre del Signore parla col suo silenzio. Assolutamente nulla di straordinario o di miracoloso, straordinarie semmai sono le parole di Maria riferiteci dai Vangeli, ad esempio: «Fate tutto quello che lui vi dirà». Anche noi siamo suoi figli come lo è la piccola Bernardette. Sono anche per noi le parole della “Bella Signora”.

Mercoledì 11 maggio è giornata di partecipazione alla Messa internazionale. Celebra l’Arcivescovo di Rennes, cordialissimo ed elegante (un francese!). Si entra in un’immensa chiesa sotterranea (non so quante migliaia di persone possa ospitare). Al centro e sopraelevato un altare semplice e candido. Attorno centinaia di concelebranti. All’organo, che guida il coro possente, siede eccezionalmente J. Lécot, una celebrità per gli esperti del canto liturgico. Si deve in gran parte a lui lo stile inconfondibile dei canti lourdiani a responsorio, che anche noi in parte conosciamo. Testi liturgici e canti sono nelle lingue moderne principali; in latino le parti fisse e le parole della consacrazione. Mi viene da benedire la riforma liturgica del Vaticano II: solennità e semplicità, silenzi e acclamazioni, novità e tradizione si compongono in un’armonia che favorisce la preghiera. Si percepisce il posto che ciascuno ha nella Chiesa universale.

A Lourdes, te ne rendi conto “abitandoci”, sia pure per qualche giorno, c’è un’economia fiorente. La figlia del mugnaio, Bernardette, attira dal 1848 in quel piccolo borgo milioni di persone. In termini economici significa lavoro, commercio, comunicazioni, ospitalità alberghiera e un indotto imponente. Lourdes non era molto diversa da qualunque dei nostri borghi. Provo ad immaginare: Piandimeleto, Perticara, Casteldelci… Un borgo con tanto di stazione ferroviaria internazionale e il suo aeroporto! In verità tutte queste persone vengono per la Santa Vergine. Nello spazio amplissimo del Santuario neppure un negozietto o una tabaccheria o un caffè. È stata fin dall’inizio la scelta avveduta di chi ha protetto questa oasi di spiritualità. E Bernardette? Sparita, letteralmente, in un convento al centro della Francia presso le suore di Nevers. La Madonna le ha detto: «Non ti prometto la felicità in questo mondo…».

Uno dei momenti più significativi e personalmente più attesi è senza dubbio la condivisione serale, vera e propria comunione d’anima. Tre sere su tre! Nonostante la stanchezza. Si impara pian piano a conoscere dei compagni di viaggio prima i nomi e le provenienze, poi qualcosa di più, di più profondo. Si preferisce evitare “catechismi”, vengono fuori piuttosto esperienze vissute. Per iniziare si comincia col riportare una “foto” che si è impressa nel cuore.

È ora di tornare: qualcuno vede questo rientro come la discesa dal Tabor, inevitabile e necessaria, ma con una luce che ti promette di trasfigurare il quotidiano. Qualcun altro ci confida la lettura che ha dato ad un’insolita dimenticanza – ha lasciato a casa il cellulare di lavoro -: «Ho vissuto la dimenticanza come una rivincita della Madonna: “Ti voglio tutta per me!”».

Siamo già in aereo. Ci vengono ricordate le parole di Gesù sulla croce: «Donna, ecco tuo figlio, figlio, ecco tua madre». Il nostro proposito: prendere Maria a casa nostra. Torniamo così!

+ don Andrea